Bernardon

[Raffigurazione di Bernardon]Una delle più contestate maschere alla "barona" è quella del Bernardon, definita una "lurida macchietta popolare": rappresenta un vecchio pidocchioso che mostra le piaghe dovute agli stravizi di gioventù e al mal francese (sifilide) che lo consuma. Rappresenta un uomo coperto di cenci cascanti a pezzi che gli lasciavano scoperte parte delle braccia, delle gambe o della schiena dove apparivano finte piaghe e bubboni con pezzi di vestito e sanguinanti.

Il capo era avvolto da un drappo lordo di sangue con una gamba di legno ed era retto in piedi da dei bastoni. Camminava per la città cantando una canzonaccia che qui riportiamo:

Povero Bernardon tuto impiagao!
Col baston son redoto, e pien de fame,
a pianzar per la strada el mio pecao
che tuto intiero m’à imarzio el corbame;
causa ste scarabazze, e la so scuola,
so sta butao ne la quinta cariola.

La maschera e la canzone furono proibite dal secondo governo austriaco nel 1815 anche se già da prima si erano prese le distanze da queste maschere che avevano l’uso di entrare nei caffè per chiedere l’elemosina e che poi si scopriva che molte di queste erano persone di condizioni distinte: era un monito per la scapestrata gioventù veneziana.

Legenda:
barona: espressione che significa "alla buona", rozzamente, in quanto "baron" significa furfante e malvagio.
imarzio el corbame: avvelenato sino al midollo.
scarabazze: prostitute.
la quinta cariola: modo popolare di dire che significa "uomo ridotto malaticcio", rovinato nelle forze così che appena si regge in piedi.